La visita medica oculistica: tanti esami per una corretta diagnosi
Indagini preliminari
Al contrario di quanto si pensi, l’esame della vista è solo una piccola porzione della visita medica oculistica che il medico specialista esegue quando visita un paziente. Una visita generale può essere molto articolata e prevedere numerosi esami strumentali necessari per poter effettuare una corretta diagnosi e definire un piano di cura e intervento.
L’anamnesi
L’anamnesi, in medicina, è la raccolta dalla voce diretta del paziente di tutte quelle informazioni, notizie e sensazioni che possono aiutare il medico a indirizzarsi verso una diagnosi di una certa patologia. Più specificatamente nell’ambito oculistico:
- alcune informazioni sullo stato di salute possono essere molto utili al medico oculista per poter conoscere il paziente;
- alcune patologie o alcune terapie farmacologiche possono interessare o laterare anche lo stato di salute dei vostri occhi.
Non stupitevi quindi se, prima di iniziare la visita, vi verranno fatte domande che potrebbero sembrare “fuori luogo”.
Perché si và dall’oculista?
I motivi per cui una persona si sottopone a visita medica oculistica sono principalmente tre:
- fatto acuto spesso associato a dolore;
- alterazione della capacità visiva;
- controllo di routine.
Gli esami preliminari di una moderna visita non possono prescindere ormai da alcuni esami strumentali eseguiti spesso dal personale tecnico preposto a supporto dello specialista. Tra questi esami ricordiamo:
- l’autorefrattometria con prova del visus;
- la tonometria non a contatto (ovvero eseguita con tonometro a soffio d’aria);
- la topografia corneale computerizzata;
- l’OCT – Tomografia a coerenza ottica;
- l’esame ortottico per la valutazione della motilità oculare nei bambini, ovvero per la valutazione di eventuali strabismi.
Mentre le indagini preliminari possono essere eseguite da assistenti competenti e debitamente preparati, gli esami successivi sono di sola competenza specialistica.
L’esame biomicroscopico
L’esperienza e i dati rilevati dalle diverse valutazioni, portano lo specialista ad orientarsi in modo più preciso verso la diagnosi. L’esame biomicroscopico è una fase importante della visita perché permette al medico di esaminare, attraverso uno strumento chiamato lampada a fessura, lo stato di salute di palpebre, bulbo oculare e cornea.
Segue spesso un controllo accurato di un eventuale difetto visivo con la prova delle lenti per stabilire il visus massimo corretto che dovrebbe essere di 10/10 per lontano. In base alla correzione visiva per lontano e all’età si può stabilire con ottima approssimazione la correzione visiva per vicino.
Perché l’oculista mette le gocce per dilatare la pupilla?
A questo punto la visita medica oculistica termina o più spesso prosegue con l’instillazione di gocce midriatiche che provocano un allargamento farmacologico della pupilla e un blocco della capacità accomodativa per vicino. Questo determina una riduzione della capacità di visione da vicino e un lieve offuscamento per lontano che dura, a seconda del farmaco utilizzato, da 1 ora ad alcuni giorni.
A pupilla dilatata si può esaminare la struttura interna del bulbo oculare , cristallino, vitreo e retina. In caso di alterazioni saranno proposti ulteriori esami diagnostici più approfonditi. Terminato l’esame, può essere utile ricontrollare la visione con la correzione già riscontrata all’inizio per valutare eventuali differenze che denotino uno spasmo accomodativo.
La visita è spesso frazionata in giornate diverse per motivi organizzativi e perché alcune prestazioni non sono contemplate o non sono riportate sull’impegnativa del SSN. Solo durante una visita specialistica oculistica privata, il rapporto diretto medico paziente, permette di scavalcare la logica dell’assistenza sanitaria e possono essere effettuati esami aggiuntivi abbinati alla vista senza inutili attese per il paziente.
Il Centro Medico Italiano è un centro d’eccellenza a Milano dedicato ai servizi medici specialistici per l’oftalmologia e per la fisioterapia.