Il titolo forse non è invitante, soprattutto se ci si appresta ad un tuffo in piscina per trovar refrigerio dalla calura estiva, ma riteniamo opportuno proporre nuovamente questo articolo catturato nel web da fonti attendibili nel 2015 che risulta essere sempre valido e sempre attuale.

Abbiate cura dei vostri occhi in vacanza: concedetevi un bagno in un mare pulito anche a “occhio nudo”. L’acqua del mare brucia un po’, ma non nuoce ai nostri occhi.

Abbiate invece l’accortezza di indossare sempre gli occhialini per il bagno in piscina dove l’acqua è decisamente meno pulita e salubre. Quest’accortezza vale anche (e soprattutto!) per i nuotatori piccoli.

“Molti sono convinti che quando gli occhi diventano rossi in piscina la colpa sia del cloro presente nell’acqua. In realtà, la causa è l’urina la cui presenza non può essere rilevata dai nuotatori ignari. Lo ha detto un gruppo di esperti dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti, che ha lanciato un nuova campagna sull’argomento.
Secondo un sondaggio condotto da Survate su commissione del Water Quality and Health Council, quasi la metà degli americani crede erroneamente che ci sia una sostanza chimica in piscina che trasforma il colore della pipì, rendendola visibile. Non solo. La stessa ricerca ha rilevato che il 71 per cento degli americani è convinto che sia il cloro la causa dell’arrossamento degli occhi.
“Il cloro e gli altri disinfettanti vengono aggiunti in una piscina per distruggere i germi“, ha spiegato Michele Hlavsa, responsabile dell’Healthy Swimming Program dei CDC. “La pipì in piscina impoverisce il cloro e produce un irritante che fa diventare gli occhi rossi. La soluzione – ha continuato – è cortesia comune. I nuotatori devono usare la piscina per nuotare, il bagno per fare la pipì e le docce prima di entrare in piscina. È così semplice!“.

Anche quando l’odore della piscina diventa forte non è colpa delle sostanze chimiche all’interno:  l’odore è causato, secondo gli esperti americani, dal cloro che si mescola alla pipì, al sudore e alla sporcizia.”

[articolo pubblicato e postato su diversi siti internet tra cui “lastampa.it”, “agi.it” nel 2015]