Cheratocono: Introduzione – Parte 1
Che cos’è il Cheratocono?
Il Cheratocono è una patologia corneale progressiva, caratterizzata dal continuo assottigliamento e protrusione irregolare della cornea. Poiché la qualità e la regolarità della cornea sono fondamentali per una buona funzione visiva, è chiaro che il Cheratocono induca una crescente perdita della vista.
La caratteristica è la protuberanza conica della cornea, come mostrato nella figura accanto. In Europa e in Nord America circa 1 persona su 1000-2000 abitanti soffre di Cheratocono. La rarità della malattia è probabilmente uno dei motivi per cui l’esperienza medica del trattamento solitamente non va oltre alcuni “trattamenti standard”. In aree endemiche, come in Medio Oriente, in alcune regioni dell’Asia e del Sud America, l’incidenza è molto più alta.
I fattori genetici e ambientali sembrano giocare un ruolo importante nello sviluppo della malattia. Il cheratocono è di solito diagnosticato in Europa tra i 18 e i 25 anni. A seconda della forma, anche prima o più tardi. In questo caso il paziente si lamenta che nonostante gli occhiali, vede sempre peggio.
La diagnosi
La diagnosi viene eseguita in modo certo e rapido attraverso alcune strumentazioni di diagnostica per immagini di ultima generazione: topografia corneale computerizzata, topometria corneale Pentacam, OCT (tomografia a coerenza ottica) del segmento anteriore.
Questi esami non solo possono fornire la diagnosi immediata della patologia, ma anche stabilirne lo stadio ed eseguire un preciso follow up nel tempo. Come mostrato nella registrazione Pentacam accanto di un cheratocono, la curvatura della cornea non è simmetrica intorno al centro della cornea, ma generalmente decentrata, conica e ripida. Questa è la forma più comune. Tuttavia vi sono anche forme di cheratocono centrale, caratterizzate da una pendenza insolitamente forte della superficie anteriore della cornea, con una consistente riduzione dello spessore corneale.
Il grado della protrusione (pendenza) e dell’assottigliamento della cornea determina essenzialmente il grado della malattia. Una cornea normale ha uno spessore centrale medio di 550 micrometri. In caso di cheratocono, gli spessori corneali risultano ridotti e continuano ad assottigliarsi con il progredire della malattia.
Trattamenti
Per un trattamento mediante cross-linking, al fine di arrestare la progressione della malattia, sono necessari almeno 400 micrometri di spessore corneale. Per un trattamento MyoRing è necessario uno spessore minimo di 350 micrometri – sotto i 350 micrometri si può solo eseguire un trapianto di cornea.
Il Centro Medico Italiano è un centro d’eccellenza a Milano dedicato ai servizi medici specialistici per l’oftalmologia e per la fisioterapia.